Sulla necessità di installare un reflector YSF collegabile da ripetitori e hotspot C4FM con protocollo YSF abbiamo preparato questa veloce guida quale ausilio ai passaggi necessari. E’ necessaria una conoscenza di base del sistema operativo Linux e sul funzionamento delle reti. Viene utilizzato un Raspberry (3 o 4) con sistema operativo Raspbian 12 o un piccolo PC (o una VPS in hosting presso un data center) sempre con sistema operativo versione 12 o superiore. La conoscenza di Linux occorre per gestire eventuali cambiamenti alle configurazioni editando i relativi file, predisporre il sistema e soprattutto operare nel necessario debug affinchè tutto possa funzionare perfettamente. Ci muoveremo da una installazione operante.
Un reflector è un software che riceve un flusso (una trasmissione dati) in ingresso e la ritrasmette a tutti i sistemi ad esso collegati. Il primo passo è quello di registrare il proprio YSF Reflector sul registro mondiale affinchè possa essere trovato dai ripetitori/hs. Questo il link per le operazioni necessarie:
https://register.ysfreflector.de/
Compilare tutti i campi, è richiesto un IP pubblico statico o un DNS affinchè il reflector sia sempre raggiungibile. Ovviamente dovremo gestire l’eventuale NAT della porta UDP sul nostro router, se necessario.
Creato il reflector nel database mondiale, puoi iniziare a installarlo sul tuo computer.
Entra in /opt ed installa git
pi@raspberrypi:~ $ cd /opt
pi@raspberrypi:/opt $ sudo apt install git
Scarica pYSFReflector versione 1 (gestione singolo flusso/TG) dal sito:
https://github.com/iu5jae/pYSFReflector
con il comando
pi@raspberrypi:/opt $ sudo git clone https://github.com/iu5jae/pYSFReflector.git
ed entra nella directory del programma
pi@raspberrypi:/opt $ cd pYSFReflector/
e lista i file con ls -la
controlla se è presente python (versione 3) sul sistema:
pi@raspberrypi:/opt/pYSFReflector $ python3 -V
in caso negativo, installa python3
pi@raspberrypi:/opt/pYSFReflector $ sudo apt install python3
** la parte seguente solo per versioni OS <12
installa pip per gestire le librerie in python
pi@raspberrypi:/opt/pYSFReflector $ sudo apt install pip
installa le librerie necessarie a pYSFReflector
pi@raspberrypi:/opt/pYSFReflector $ sudo pip install -r requirements.txt
**
crea il percorcorso per salvare i log (es. una cartella di nome YSF)
pi@raspberrypi:/opt/pYSFReflector $ sudo mkdir /var/log/YSF
pi@raspberrypi:/opt/pYSFReflector $ sudo chmod -R 777 /var/log/YSF
edita il file di configurazione YSFReflector.ini
pi@raspberrypi:/opt/pYSFReflector $ sudo nano YSFReflector.ini
e specifica il nome del reflector e la descrizione (come da registrazione fatta sul portale/db dei reflector), se occorre decommentare la riga Id= e indicare il numero a 5 cifre richiesto
ora configura il percorso dei file di log (vedi la cartella creata prima)
e la porta di ascolto del reflector (deve essere quella indicata in fase di creazione del reflector sul registro mondiale)
ed infine il percorso del file deny.db che contiene le regole di eventuali blocchi all’accesso al reflector (deny.db è da editare per usi specifici)
Le altre configurazioni/parametri non richiedono modifiche per una installazione standard, vedere eventualmente il significato su github dove è stato scaricato il software. Salvare il file di configurazione.
L’ultimo passaggio è riferito alla gestione dell’avvio del reflector. Useremo una esecuzione da linea di comando (è previsto anche uno script in systemd, editarlo per quanto necessario) del tipo:
pi@raspberrypi:/opt/pYSFReflector $ ./YSFReflector ./YSFReflector.ini &
Esempio:
con il comando ps aux | grep YSFReflector è possibile verificare se il reflector è correttamente in esecuzione. Nella cartella /var/log/YSF avremo invece i file di log per ulteriori controlli:
Il comando
pi@raspberrypi:/opt/pYSFReflector $ killall YSFReflector
permette invece lo stop del reflector. Per eseguire il reflector all’avvio del sistema linux (es. un restart della macchina) puoi editare il gestore cron con il comando
pi@raspberrypi:/opt/pYSFReflector $ crontab -e
ed aggiungere la riga
@reboot cd /opt && ./YSFReflector ./YSFReflector.ini
Esempio:
L’installazione è terminata. Occorre attendere che la configurazione del nostro nuovo reflector sia propagata dal server/registro mondiale a tutti i ripetitori/hotspot, circa 24 ore. Manualmente è possibile eseguire un update dei file hosts sui singoli impianti. Per visualizzare il traffico dati in ingresso e in uscita dal reflector è possibile monitorare il file log con il comando tail, esempio tail -f /var/log/YSF/YSFReflector-2024-10.26.log
Se vogliamo collegare il nostro YSF reflector ad un server esterno (il classico esempio è far parlare il DMR con il C4FM) è possibile utilizzare il software ysf_bridge, di seguito l’articolo:
Raccomandiamo di contattare sempre i gestori degli altri server prima di effettuare qualsiasi tipo di collegamento esterno. Non sempre è fattibile o permesso.
A seguire, la dashboard.
Buone prove.